Il CEO di Merck afferma che il disaccoppiamento dalla Cina comporterebbe un costo economico enorme

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Jul 19, 2023

Il CEO di Merck afferma che il disaccoppiamento dalla Cina comporterebbe un costo economico enorme

FRANKFURT, June 6 (Reuters) - The CEO of German technology group Merck KGaA

FRANCOFORTE, 6 giugno (Reuters) - L'amministratore delegato del gruppo tecnologico tedesco Merck KGaA (MRCG.DE) ha affermato che lo scioglimento dei legami commerciali con la Cina comporterebbe grandi costi economici e che punta sul dialogo per allentare le tensioni tra Pechino e le potenze occidentali.

Belen Garijo, l'amministratore delegato spagnolo del produttore tedesco di farmaci, attrezzature di laboratorio e prodotti chimici per semiconduttori, ha detto lunedì sera che le dipendenze tra le potenze sono enormi, parlando ad un evento del club dei giornalisti a Francoforte.

Durante il fine settimana, una nave da guerra cinese ha incrociato un cacciatorpediniere statunitense nel delicato Stretto di Taiwan, aumentando la prospettiva di futuri scontri. Ma martedì le due parti hanno descritto come costruttivi gli incontri successivi all’incidente tra alti funzionari statunitensi e cinesi.

Per mesi, i legislatori statunitensi e tedeschi hanno chiesto una riduzione del commercio per ridurre la dipendenza dalla Cina.

"Quando sento i politici dire che dobbiamo disaccoppiare, non penso che questo sia fattibile... ci vorranno 20 anni per disaccoppiare, e per cosa?" disse Garijo.

"Stiamo rischiando un mondo globale che ha portato benessere, più innovazione, più collaborazione", ha aggiunto.

Il direttore finanziario della società ha dichiarato il mese scorso che Merck investirà ulteriormente in Cina e costruirà lì catene di approvvigionamento nazionali per frenare le importazioni di materie prime chiave che potrebbero essere interrotte in qualsiasi fase commerciale.

Il CEO Garijo ha affermato che la società esaminerà attentamente "diversi scenari sulla base della potenziale escalation del conflitto", ma tale escalation non è probabile.

Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck a marzo ha suggerito che Berlino potrebbe imporre restrizioni all’esportazione alla Cina per evitare che la Germania perda il suo vantaggio tecnologico, e il governo sotto il cancelliere Olaf Scholz sta lavorando a un documento strategico sulla Cina da presentare quest’anno.

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